I Fondi di assistenza sanitaria integrativa sono un aspetto chiave di molti contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL), che prevedono l’accesso a servizi complementari erogati grazie al contributo versato dal datore di lavoro, a copertura dell’assicurazione sanitaria privata. Vediamo cosa sono questi strumenti di welfare e come accedervi.
I fondi di assistenza sanitaria integrativa
I Fondi di assistenza sanitaria integrativa sono finalizzati a integrare o sostituire le prestazioni sanitarie erogate dal Servizio Sanitario Nazionale per effettuare analisi e visite mediche specialistiche.
Si tratta di uno strumento di welfare integrativo volto a garantire ai lavoratori e ai loro familiari una tempestiva copertura sanitaria. Affiancando il SSN, i Fondi di assistenza sanitaria integrativa consentono agli iscritti di ottenere la copertura totale o parziale delle spese mediche sostenute, nel momento in cui si rivolgono alle strutture private convenzionate.
Le tipologie di fondi sanitari integrativi
Per potere operare è necessaria l’iscrizione in Anagrafe dei Fondi sanitari, che accoglie due tipologie di fondi:
I primi offrono prestazioni integrative, i secondi anche complementari e sostitutive rispetto a quelle del SSN. Stando all’ultimo report del Ministero della Salute sull’Anagrafe dei Fondi sanitari, nell’arco degli ultimi tre anni il numero complessivo dei fondi iscritti è passato da 311 dell’anno 2018 a 318 del 2020. Solo nel 2019, ad esempio, i Fondi sanitari integrativi rispetto al SSN hanno erogato prestazioni sanitarie e sociosanitarie a favore di circa 38 mila iscritti, per un totale di più di 2 milioni di euro.
Funzionamento dei fondi salute
Chi aderisce ad un Fondo Sanitario Integrativo puoi recarsi presso una struttura convenzionata e sottoporsi a un trattamento medico-sanitario tra quelli previsti dal Piano sanitario a carico del Fondo, che provvede poi al rimborso della spesa sostenuta o al pagamento diretto presso la struttura convenzionata.
Adesione all’assistenza sanitaria integrativa
L’adesione al Fondo è spesso collegata all’iscrizione a un determinato Albo professionale o prevista dal Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori (CCNL), destinata dunque a dipendenti, i liberi professionisti, dirigenti e quadri.
Pensiamo ad esempio al Fondo Fasi (Fondo di assistenza sanitaria dei dirigenti delle aziende industriali); il Fasdac (Fondo di assistenza sanitaria dei dirigenti commerciali e MetaSalute (Fondo di assistenza sanitaria dei lavoratori metalmeccanici).
Per questo è importante verificare di essere iscritti a un Fondo, anche controllando la specifica voce in busta paga o lo stesso CCNL: il rischio che si corre è talvolta quello di aver già attivato l’iscrizione senza esserne consapevoli.
Vantaggi per dipendenti e professionisti
I Fondi di assistenza sanitaria integrativa possono dunque essere previsti dai CCNL o da specifici accordi aziendali o di categoria, oppure dalle singole casse professionali. I benefici derivano dall’iscrizione a un Fondo sono numerosi. Si pensi alla possibilità di ridurre o annullare i tempi di attesa per sottoporsi a un controllo medico, ma soprattutto all’opportunità di ottenere il rimborso dei costi sostenuti. Iscrivendosi a un Fondo, inoltre, è anche possibile scegliere a quale struttura rivolgersi per tutelare la propria salute.
Anna De Luca Bosso